Ecco
Questa bici da strada vintage è da considerarsi la vera bici dei”Campioni” degli anni ’20. Questa bici così speciale fu in competizione con altri due importanti marchi dell’epoca, Bianchi e Maino. Questo modello è stata la prima bici di Costante Girardengo e si distingue facilmente grazie al suo colore speciale e unico definito “il Wolsit Green”. Da questo colore derivò in seguito il nome de “I Diavoli Verdi” ripreso dalla Legnano. Tecnicamente parlando si tratta di una bici flip fop e nello specifico il mio esemplare è uno dei più antichi e meglio conservati del suo genere. Fabbricato nel 1921 come da numero di telaio e completamente marcato con anno su movimento centrale , serie sterzo , pedivelle corsa, mozzi 40/32 fori.
In origine montava cerchi in legno Maccari oggi sostituiti con dei favolosi Ghisallo. Tutte le parti bianche sono nichelate e marcate con il bellissimo logo Wolsit. La bici possiede ancora gli accessori dell’epoca: gonfiatore Wolsit , sella in cuoio corsa Wolsit . Vista la rarità e difficolta a reperire componenti il completamento durato 3 anni è ancora in corso , 100 anni di storia rappresentano una sfida per ogni collezionista!
Questa bici è sicuramente un mezzo antico di origine piemontese. E’ dotata di forcellini posteriori tipici dei primi anni ’30 che si adattano al famoso cambio Vittoria Margherita prodotto dai F.lli Nieddu -Torino. In realtà il mio modello non è dotato di cambio, visto che all’epoca quest’ultimo veniva venduto a parte come accessorio poiché costoso, ma solo di un tendicatena per facilitare il cambio di rapporti senza smontare la ruota. È una bici molto precisa e leggera ed è uno dei pezzi pregiati della mia collezione essendo equipaggiata con mozzi flip-flop Super Siamt in alluminio su rari cerchi Busso Torino , freni Universal Sport e piega manubrio in ferro italiana.
Questo esemplare corsa montava forcellini dentati , mozzi e Cambio Corsa Campagnolo due leve; si presenta ben conservata; ritrovata in provincia di Pisa, probabilmente apparteneva ad uno dei corridori toscani tifosi del team Bottecchia Ursus, la cui maggior parte dei componenti proveniva dalla nostra regione. La squadra era guidata in quell’anno da Louison Bobet ed era nota come “La squadra gialloblù di Bottecchia”. Il produttore di questo marchio era Teodoro Carnielli , creatore di ottimi telai ancora oggi rappresentativi del periodo storico.
Questa bici iconica era simile a quella utilizzata da Fausto Coppi ed è molto difficile scrivere qualcosa di diverso per una bicicletta sogno di tutti gli appassionati di Bianchi. Il telaio con forcellini cromati fu prodotto per un periodo di tempo limitato . Esemplare in ottime condizioni e completamente conservato con gruppo Campagnolo Gran Sport, sella Aquila e guarnitura Bianchi in acciaio. Fausto Coppi era solito utilizzare una guarnitura Magistroni TA sulle bici della squadra per alleggerire il peso quindi in realtà l’aspetto era leggermente diverso come diversa era la cura sui telai personalizzati , sostanzialmente il modello Campione del Mondo riproduceva le caratteristiche sperimentate sulle biciclette della squadra corse Bianchi ufficiale.
Modello professionale costruito nel reparto corsa Bianchi ; su questo esemplare conservato sono ben visibili tutti i segni del tempo. Questa bici rappresenta un modello top di gamma della metà degli anni ’60. Monta il gruppo Campagnolo Record primo tipo ed è nel colore originale della squadra corse .Il catalogo Bianchi presentava il modello Specialissima con due colorazioni entrambe celeste Bianchi ma con fasce cromate e vite ingrassaggio per la serie sterzo ; questo esemplare differisce da catalogo per diversi dettagli e sembra essere customizzata per un professionista. Al progetto di queste bici su suggerimento di Campagnolo partecipò il famoso meccanico della casa Bianchi, ‘Pinella’ (ovvero Giuseppe De Grandi, detto anche ‘Pinza d’oro’), questa bici è dotata di mozzi a flangia alta e di serie sterzo tipica del modello . Proviene probabilmente dal reparto corse Bianchi e fu realizzata per squadre agonistiche.
Realizzata dalla divisione corse per corridori professionisti per celebrare la vittoria di Gimondi a Barcellona, si tratta di un vero gioiello della casa milanese di questo periodo . Perfettamente mantenuta nel colore celeste Bianchi, è dotata di Gruppo Super Record completo. Il suo manubrio Cinelli con un logo arcobaleno Bianchi personalizzato la differenzia da molte altre ; reperita da un anziano appassionato corridore è stata definita usando le sue esatte parole “ la bicicletta della vita” perché ordinata direttamente in Bianchi su misura sarebbe stata, vista l’età ,la sua ultima bici professionale ; è con orgoglio che cedendola mi ha dato tutte le raccomandazioni del caso e la sua divisa da allenamento.
La casa Legnano di Alberto da Giussano in eterna competizione con la milanese Bianchi spesso riusciva ad innovare anticipando di poco la rivale di sempre .Con il ricordo del popolare campione Bartali i giovani volevano identificarsi con il bellissimo verde Legnano nel tempo diventato metallizzato . Spesso in queste bici bastava cambiare il manubrio chiamato condor per la forma ad ali e sostituire con una piega corsa a buon mercato …ed ecco i nuovi Bartali correre per le polverose strade degli anni 50. Il modello nasce nel 1956 ma quella presentata è una bici di 10 anni più giovane , perfettamente conservata ha un gruppo Campagnolo Sport 3 velocità , sella Robur , marchi metallici Legnano , guaine in color verde . Da sottolineare la tipicità nelle Legnano di vite sella brevettata .
Bicicletta perfettamente conservata con decals visibili e restaurata con cura in ogni sua parte meccanica e strutturale . Questa bicicletta ci introduce al fasto dei grandi marchi con produzione in serie industriale in un momento storico di grande orgoglio nazionale. La casa madre Emilio Bozzi in Legnano curava ogni particolare nella meccanica e nell’estetica segnando con l’anno praticamente ogni componente e mettendo a catalogo ogni singola vite. Questa bicicletta è una perfetta sintesi di scorrevolezza, resistenza ed eleganza. Lo stato di questa bici permette di considerarla un pezzo museale , quando pedala una macchina così bella e veloce fa rivivere l’ Italia anni 30 .
Modello di bicicletta da signora di Emilio Bozzi conservato con segni del tempo, con accessori di serie come paraveste in cotone , gonfiatore, sella in cuoio originale. Questa bicicletta rappresenta i concetti sperimentati su biciclette maschili e riportati al femminile ; in fondo una bicicletta viaggio da donna rappresentava un salto nella parità tra i sessi ed una sfida al conformismo ; significava che una madre avrebbe potuto andare a lavorare come il marito , che una massaia si sarebbe potuta spostare per vendere i prodotti della campagna e che una giovane figlia avrebbe potuto pedalare da sola verso la scuola oppure seguire i genitori per una passeggiata . Testimoni di tutto questo le biciclette femminili sono spesso sottovalutate ma sempre presenti nella nostra storia.
Modello definito da catalogo Viaggio Lusso rappresenta una delle ultime bici con freni a bacchetta del periodo classico ed arriva nel dopoguerra quando il paese ricominciava a vivere e lavorare. Bellissima bicicletta con i tipici parafanghi a parentesi graffa di casa Bianchi , gemma posteriore catarifrangente marchiata, decals e scudetto Bianchi visibili .Ogni parte della bicicletta ha il logo e l’anno come da tradizione delle grandi case ed ha ancora la sua sella Aquila ed il borsello porta oggetti marcato Bianchi come il campanello . Questa bicicletta ha una pedalata scorrevole e sicura facendo venire in mente le mille storie di rinascita degli anni 50 oppure le bellissime commedie della cinematografia italiana di quel periodo.
A vostra disposizione per formare gruppi nei nostri percorsi abbiamo altre biciclette sotto elencate . A seconda delle misure disponibili possiamo fornire :
Le biciclette disponibili possono variare a seconda delle richieste e in base al numero dei partecipanti . Al momento della prenotazione dovrà essere sempre indicata l’altezza per verificare la disponibilità delle bici corsa.